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Analisi ematiche in farmacia: la prevenzione passa dalla farmacia dei servizi


farmacia dei servizi

Introduzione

La “farmacia dei servizi” non è più un concetto futuristico: dal D.Lgs. 153/2009 ai recenti accordi Stato-Regioni 2024, il legislatore ha riconosciuto alla farmacia un ruolo attivo nella prevenzione. Tra i servizi a maggior impatto figurano le analisi ematiche di primo livello: un prelievo capillare, dieci minuti di attesa, un referto chiaro che orienta il cittadino e alleggerisce i centri prelievo ospedalieri.

1. Farmacia dei servizi: lo scenario 2025

Secondo i dati Federfarma, oltre il 62 % delle farmacie italiane ha già attivato almeno un servizio diagnostico rapido. La domanda cresce nei piccoli centri, dove il distretto sanitario è distante, ma anche nei quartieri urbani ad alta densità: il cittadino chiede accesso immediato a esami preventivi, senza prenotazioni né liste d’attesa.

Il quadro normativo in sintesi

  • D.Lgs. 153/2009 – introduce la sperimentazione dei nuovi servizi.

  • DPCM 16/12/2010 – definisce le prestazioni erogabili, inclusi test diagnostici di prima istanza.

  • Accordo CSR 17/10/2024 – estende i fondi PNRR alla digitalizzazione dei referti in farmacia.

2. Analisi del sangue rapide: perché contano

2.1 Numeri della prevenzione

  • Il 73 % delle diagnosi precoci di diabete deriva da test glicemici capillari effettuati fuori dall’ospedale.

  • Una semplice emocromo + differenziale intercetta il 45 % delle anemie carenziali prima dell’esordio clinico.

  • Ogni euro investito in screening ematico genera 6 € di risparmio al Servizio Sanitario Nazionale (fonte: Osservatorio Sanità 2024).

3. Il nuovo ruolo del farmacista

Il farmacista diventa first-line healthcare provider: accoglie, raccoglie il campione capillare, processa il test con un analizzatore point-of-care certificato CE IVD e consegna un report comprensibile.

Competenze chiave

• Conoscenza dei range di normalità.

• Gestione del consenso informato e privacy GDPR.

• Counseling su stili di vita e percorsi specialistici.

4. Tecnologia point-of-care: cosa serve davvero

  1. Rapidità – risultato ≤ 10 minuti per esame di base (emocromo, glicemia, profilo lipidico).

  2. Semplicità operativa – cartridge o reattivi pronti all’uso, manutenzione minima.

  3. Connettività – Wi-Fi / LAN e protocollo HL7 per inviare i referti al medico di famiglia.

  4. Footprint ridotto – spazio banco ≤ 40 cm; alimentazione 230 V standard.

  5. Certificazioni – marcatura CE IVD conforme al Reg. (UE) 2017/746.


    5. Caso applicativo: screening con Lazzaned Bioscan Dual-in-One



Caratteristica chiave

Valore per la farmacia

Doppia tecnologia Clinica Secca + Immunofluorescenza

Con un solo strumento offri esami biochimici (glicemia, profilo lipidico, funzionalità epatica/renale, HbA1c ecc.) e marker infettivi/infiammatori (CRP, PCT, D-dimero, Troponina, Vitamina D, ormoni)

Risultati in pochi minuti

Referti rapidi che riducono le attese e favoriscono il counselling immediato al banco

Cartucce pre-tarate “plug-&-play”

Nessuna preparativa reagenti, manutenzione minima; ideale per personale non tecnico

Touchscreen intuitivo + formazione inclusa

Avvio test guidato passo-passo, curva di apprendimento < 1 ora; training certificato compreso nel pacchetto

Connettività cloud & HL7

Report PDF inviato automaticamente al Fascicolo Sanitario Elettronico (dove approvato) e al medico di famiglia, integrando la farmacia nel flusso clinico digitale

Prova sociale

Farmacie che hanno adottato Bioscan riferiscono +30 % di clientela annua grazie ai nuovi servizi di prevenzione



6. Vantaggi competitivi per la farmacia

  • Nuove entrate: margine medio 6-9 € per emocromo; ROI < 12 mesi.

  • Fidelizzazione: il cittadino torna per monitoraggi periodici (es. terapia anticoagulante).

  • Visibilità locale: servizio differenziante rispetto alla grande distribuzione.

  • Sinergia con il medico di famiglia: referti strutturati riducono visite inutili.


7. Conclusione: dalla diagnosi tempestiva alla salute di comunità

La prevenzione non si fa solo negli ospedali: si fa sotto casa, in una farmacia attrezzata, con analizzatori affidabili e professionisti competenti. Implementare analisi ematiche point-of-care significa:

  1. Ridurre l’affluenza ai laboratori centrali.

  2. Intercettare precocemente patologie silenti.

  3. Porre il farmacista al centro di un ecosistema digitale che parla la lingua del paziente.


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